ITCAAD 21-22: AUTORITRATTO ANIENE FLOWS

ho pensato al mio autoritratto come un gioco digitale, esasperando quelli che sono gli strumenti informatici delle immagini RASTER. Nelle lezioni dei primi due cicli del corso si é parlato dei dati, delle infinite informazioni di un oggetto e delle dinamiche generate nell epoca del digitale. io stesso sono un insieme di dati e posso essere letto e descritto attraverso infinite informazioni.

L’ AUTORITRATTO

si tratta di una composizione di 4 fotografie scelte nella mia libreria personale del CLOUD (in quanto autoritratto dovevano gia appartenermi) piú una quinta foto della mappa satellitare dell’ area di Aniene flows; il mio intento era quello di sperimentare una composizione caotica delle immagini scelte, rappresentando cosi le infinite informazioni che ruotano intorno ad ogni oggetto.

Le immagini selezionate sono state fuse attraverso un comando di ”moltiplicazione” che ho scoperto da poco utilizzabile per la fusione delle immagini raster, il comando fonde i file fotografici attraverso la sola selezione delle luci o delle ombre, e l ho trovato un gesto davvero divertente e curioso!

ed é cosi che gli edifici dei quartieri lungo l aniene diventano pixel della mia pelle, che una lampada ring faccia notare nel buio solo il mio viso e poi ancora solo il mio profilo (informazioni non descrivibili in un unico scatto), infine dei disegni architettonici o degli ironici flash da tatuaggio compaiono sulla mia maglia fermandosi poi dove incontreranno la luce o viceversa.

Ogni descrizione dell’ individuo porterebbe sempre ad un caos di infinite informazioni.

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